In un momento di grave crisi come quello che stiamo attraversando, il contenimento delle spese è di grande attualità. Un problema che coinvolge milioni di famiglie italiane e che vede la sanità nel mirino dei tanti che sono costretti a limitare il bilancio familiare. Non è un caso, dunque, che nel suo rapporto il Censis parla di un fenomeno in crescita, quello del "low cost" sanitario. Il quadro è particolarmente preoccupante perché, al pari delle promozioni di vacanze last-minute, anche nella sanità è partita la caccia alle offerte.
Il business stimato è di circa 10 miliardi di euro e si prevede una crescita per questo tipo di mercato del 25% l'anno. Prevalentemente è il Web a fare da canale pubblicitario. La preoccupazione maggiore, oltre quella rappresentata dalla mancanza di controlli di qualità, deriva dal rischio concreto che possa essere indotto nei cittadini un bisogno improprio che potrebbe trovare risposte altrettanto improprie. Nel mare magnum delle offerte continua a fare scalpore nel bene e nel male il sito Groupon finito nelle mire degli ordini professionali di tutta Italia. O quasi. Già, perché recentemente l'Ordine dei Medici di Bologna entro due mesi lancerà un portale dove i singoli medici potranno promuovere prestazioni scontate, come rivela il presidente Giancarlo Pizza (nella foto). Dopo aver messo sotto processo i medici che si promuovevano su Groupon adesso l’Ordine usa gli stessi metodi.
Groupon si evolve
Intanto Groupon passa al contrattacco e lancia, per ora in via sperimentale solo negli Usa e in Canada (ma presto sarà estesa all’Europa), Scheduler: in pratica è un sistema mediante il quale qualsiasi commerciante può organizzare in maniera semplice e veloce appuntamenti con i propri clienti in seguito all’acquisto di un coupon da parte di questi ultimi, ad esempio per prenotare una cena, una vacanza oppure una visita medica. I clienti potranno dunque collegarsi ad un’apposita pagina Web per effettuare la prenotazione, a qualsiasi ora del giorno, ovunque si trovino, semplificando di fatto la comunicazione con i fornitori dei deal.
Gli altri ordini professionali
Ma che cosa accade con le altre professioni? Anche ingegneri e avvocati non disdegnano il low cost del sito di acquisti: i primi perché avevano fatto ricorso a Groupon offrendo una “certificazione energetica con sopralluogo, rilascio certificato e registrazione al catasto regionale” a 59 euro invece di 300, gli avvocati a causa di uno studio di infortunistica stradale di Pistoia che offriva “una trattazione di un procedimento stragiudiziale senza ricorrere alle vie legali a 39 € invece di 500 oppure 2 procedimenti a 69 € invece di 1000”. Al termine dell'indagine, l'Ordine ha appurato che nell'operazione commerciale non erano coinvolti propri iscritti. Ma con una delibera ha ugualmente puntualizzato: “La partecipazione da parte dell'avvocato a siti internet e comunque a organizzazioni che offrono servizi legali mediante vendita al pubblico di coupon o voucher, e comunque praticando prezzi inferiori alla vigente tariffa professionale, contrasta con le norme deontologiche”. Ma che cosa succede ai professionisti nell’orbita Groupon? Dal gennaio dello scorso anno, buona parte dei professionisti sono stati richiamati dalle rispettive organizzazioni di categoria, come sottolinea il Corriere della Sera. E il richiamo è il primo passo di un procedimento disciplinare che può arrivare fino all'espulsione. In questi mesi in centinaia sono stati convocati e redarguiti dagli organismi disciplinare di appartenenza per aver promesso sconti agli utenti del servizio online. Pochi architetti e ingegneri, come dicevamo, e una grande quantità di medici o dentisti. “Quasi mille tra i nostri partner sono iscritti a ordini professionali – ha spiegato Boris Hageney, Ceo Groupon Italia, Spagna e Portogallo – e il 95% è costituito da medici, mentre abbiamo appena iniziato a lavorare con avvocati e architetti. Tra questi la fetta maggiore è rappresentata da dentisti”. Il tipo di offerte disponibili sul sito svariano dalle cure odontoiatriche agli interventi di chirurgia plastica, dalla fisioterapia alle visite specialistiche, dalla diagnostica per immagini alle terapie più disparate.
La finalità del divieto è di garantire la massima efficienza e funzionalità operativa all'Ssn, evitando gli effetti negativi di un contemporaneo esercizio, da parte del medico dipendente, di attività professionale presso strutture accreditate
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