Vaccino contro il tumore all'utero gratuito e nuove prestazioni per coloro che soffrono di malattie rare: sono queste due delle nuove voci che entrano nell'elenco dei livelli essenziali di assistenza, secondo l'intesa raggiunta tra ministero del Welfare e regioni.
Queste ultime affronteranno definitivamente il varo del nuovo elenco nella conferenza stato-regioni, prevedibilmente nella prima settimana di novembre. Nell'elenco dei Lea 50 prestazioni ritenute obsolete, cioè vecchie rispetto alle necessità di cura di oggi, vengono eliminate. Fra queste figurano, ad esempio, la risonanza magnetica mammaria mono e bilaterale, così come la scintigrafia ai testicoli, superate da analisi di nuova generazione. Scompare anche l'angioscopia percutanea, il test della secretina e l'elettrolisi ed altre depilazioni cutanee (prestazione utilizzata contro l'irsutismo). In un capitolo B figurano 94 prestazioni ad alto rischio di inappropriatezza per le quali le regioni dovranno stabilire dei criteri tali da migliorarne l'utilizzo ed evitare abusi.
"Chiediamo il sostegno del Presidente Mattarella, per richiamare la cittadinanza. Sarebbe paradossale che le organizzazioni sindacali dovessero trovarsi a ragionare su un possibile sciopero contro i cittadini nella veste di pazienti"
"Per molti presidenti di Regione i medici di medicina generale dovrebbero diventare dipendenti del Servizio sanitario nazionale". "Mancano 4500 medici e 10mila infermieri"
Rea (Simg Lazio): “Tra le principali esigenze, è fondamentale l’inserimento di personale infermieristico e amministrativo. Come le farmacie dei servizi ricevono investimenti anche la Medicina Generale può moltiplicare le sue funzioni”
Questo codice, attualmente in vigore, limita fortemente la possibilità di dar seguito a uno sciopero vero ed efficace, ostacolando di fatto qualsiasi iniziativa
"Chiediamo il sostegno del Presidente Mattarella, per richiamare la cittadinanza. Sarebbe paradossale che le organizzazioni sindacali dovessero trovarsi a ragionare su un possibile sciopero contro i cittadini nella veste di pazienti"
"Per molti presidenti di Regione i medici di medicina generale dovrebbero diventare dipendenti del Servizio sanitario nazionale". "Mancano 4500 medici e 10mila infermieri"
Rea (Simg Lazio): “Tra le principali esigenze, è fondamentale l’inserimento di personale infermieristico e amministrativo. Come le farmacie dei servizi ricevono investimenti anche la Medicina Generale può moltiplicare le sue funzioni”
Questo codice, attualmente in vigore, limita fortemente la possibilità di dar seguito a uno sciopero vero ed efficace, ostacolando di fatto qualsiasi iniziativa
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