''Non conoscevo quest'ultima decisione di un giudice, ma rilevo che sono oltre duemila in Italia le sentenze che hanno condannato le Asl a erogare la terapia di mio padre''. E' il primo commento di Giuseppe Di Bella, medico otorinolaringoiatra e continuatore dell'attivita' del padre Luigi, morto a Modena nel 2003 alla soglia dei 91 anni, alla decisione del giudice barese che ha accolto il ricorso presentato da un malato di cancro che chiedeva di essere curato con il metodo Di Bella. Ecco la storia: il giudice della sezione Lavoro del Tribunale di Bari Maria Procoli ha accolto il ricorso presentato da un malato di cancro che chiedeva di essere curato con il metodo Di Bella, ideato dall'omonimo medico tra il 1997 e il 1998.
Il giudice ha ordinato alla Asl di Bari la erogazione immediata e gratuita del trattamento, che la maggior parte della sanità italiana non riconosce come efficace. La Asl dovrebbe ora trovare un medico disposto a somministrare al paziente la terapia alternativa a base di somatostatina. Il direttore generale della Asl, Domenico Colasanto, ha firmato intanto il mandato ai legali dell'Azienda sanitaria locale per opporsi alla decisione del giudice. ''Il metodo (MdB) ormai e' ufficiale e si trova nelle banche dati scientifiche mondiali'', spiega, citando in particolare Medline, un database bibliografico di scienze della vita e discipline biomediche, ''che pubblica una relazione su 553 casi presentata nel 2010 ad un congresso internazionale a Singapore''. Giuseppe Di Bella cita anche un altro studio, ''presentato lo scorso anno ad un congresso mondiale di oncologia in Cina'', che riferisce dei ''primi 122 casi di tumore alla mammella guariti senza operazione, chemio o radio grazie al Metodo Di Bella''. Citando dati del National Cancer Institute, il figlio del ricercatore afferma che quando questo tipo di tumore e' al quarto stadio la possibilita' di sopravvivenza viene ritenuta non superiore al 19%, mentre ''con il MdB al quarto stadio sopravvive ormai il 50% delle donne''.
Sono un antiepilettico e un farmaco per il colesterolo che insieme sono in grado di modificare la biologia del tumore e potenziare l'effetto della chemioterapia
Dal melanoma al seno. Da studiare il fenomeno della resistenza in certi pazienti
Ricercatori di IEO e dell’Università degli Studi di Milano scoprono come farmaci già in uso possono essere potenzialmente efficaci contro tumori con una diffusa anomalia genetica
I nuovi dati dello studio MARIPOSA, presentati alla World Conference on Lung Cancer 2024, hanno confermato una superiorità clinica a lungo termine della terapia amivantamab più lazertinib rispetto alla monoterapia con osimertinib
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