Le metastasi cerebrali (BM) da carcinoma epatocellulare (HCC) sono estremamente rare e sono spesso associate ad una prognosi sfavorevole. Lo scopo dello studio recentemente pubblicato e coordinato dal Prof. Mou è stato di definire i risultati clinici analizzando un gruppo di pazienti con un’età mediaalla diagnosi di 48,5 anni e con metastasi cerebrali da carcinoma epatocellularetra il gennaio 1994 e dicembre 2009.
Trentatré pazienti (80,5%) hanno sviluppato metastasi extracraniche al momento della diagnosi, e 30 pazienti (73,2%) hanno sviluppato epatite B. Una forma di emorragia intracranica si è verificata in 19 pazienti (46,3%). Le metastasi cerebrali sono state trattate terapeuticamente, 7 casi sono stati sottoposti a radiochirurgia o resezione chirurgica (6 pazienti). La causa di morte più frequente è stata una malattia sistemica in 17 pazienti e malattie neurologiche in 23. La sopravvivenza media nella fase successiva alla diagnosi è stata di 3 mesi. In conclusione la prognosi è estremamente sfavorevole. Tuttavia, i pazienti possono beneficiare di un trattamento aggressivo.
Sono un antiepilettico e un farmaco per il colesterolo che insieme sono in grado di modificare la biologia del tumore e potenziare l'effetto della chemioterapia
Dal melanoma al seno. Da studiare il fenomeno della resistenza in certi pazienti
Ricercatori di IEO e dell’Università degli Studi di Milano scoprono come farmaci già in uso possono essere potenzialmente efficaci contro tumori con una diffusa anomalia genetica
I nuovi dati dello studio MARIPOSA, presentati alla World Conference on Lung Cancer 2024, hanno confermato una superiorità clinica a lungo termine della terapia amivantamab più lazertinib rispetto alla monoterapia con osimertinib
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