La pandemia ha influenzato pesantemente la salute cardiovascolare, sia in termini di diagnosi e presa in carico, sia di incidenza della cronicità. Da una parte hanno influito i mancati accessi alle strutture sanitarie in caso di eventi acuti, dall’altra lo stesso covid che contribuisce a peggiorare le patologie cardiache già esistenti. La pandemia ha messo in luce anche le difficoltà della medicina territoriale. La patologia cardiovascolare è una patologia cronica, che richiede follow up e gestione costante del paziente nel lungo periodo, specialmente negli anziani con comorbilità. Occorre uscire dalle logiche delle cure soltanto ospedaliere, per rinforzare le cure sul territorio e a domicilio, anche attraverso la telemedicina, e occorre trovare nuove soluzioni per gestire le situazioni in maniera mirata.