Ecocardiogramma
L'ecocardiogramma è la metodica di prima scelta nella diagnosi e nella valutazione della cardiomiopatia di Fabry perchè permette di valuare in modo accurato il grado di coinvolgimento cardiaco in termini di ipertrofia ventricolare sinisitra, danno valvolare, funzione diastolica e funzione contrattile.
In particolare l'analisi del Doppler tissutale consente di evidenziare precocemente alterazioni della funzione sistolica e diastolica del miocardio, prima dello sviluppo dell'ipertrofia ventricolare sinistra e prima che sia evidente una disfunzione diasto-sistolica conclamata.
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Negli ultimi anni sono stati individuati markers ecocardiografici utili a differenziare la cardiomopatia di Fabry dalle altre di origine sarcomerica. Il più sensibile e attendibile sembra essere il riscontro di un'ipertrofia dei muscoli papillari, che nella malattia di Fabry risulta essere maggiore rispetto a quella della parete ventricolare.
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Un'evidenza di cardiomiopatia ipertrofica all'Ecocardiogramma
basta a far sospettare una diagnosi di FD?