Il dolore è un meccanismo di difesa dovuto ad un danno tissutale. Sebbene la gestione farmacologica, efficace e sicura rappresenti un obiettivo comune a molti centri ricerca, si sta ancora lavorando per migliorare il risultato clinico.
La semplicità di utilizzo e una pratica via di somministrazione per gli analgesici rappresenta un importante requisito,
in quest’ottica, la via di somministrazione sublinguale, rappresenta un’alternativa al trattamento del dolore.
Per gli adulti con frattura, una dose di buprenorfina sublinguale è efficace nell’alleviare il dolore, in maniera paragonabile ad una dose di morfina per via endovenosa; questi i risultati di uno studio randomizzato recentemente pubblicato sulla rivista Annals of Emergency Medicine Journal.
Il ricercatore Mohammad Jalili e colleghiha dimostrato nel suo lavoro che la buprenorfina possiede una potenza analgesica fino a 40 volte maggiore rispetto alla morfina solfato.
Sono stati arruolati 99 pazienti (età >16 anni).Questi ultimi, sono stati randomizzati in due gruppi, 44 pazienti hanno ricevuto 0,4 mg di buprenorfina per via sublinguale unitamente a 5 ml di placebo (soluzione salina) e 45 pazienti hanno ricevuto morfina 5 mg per via endovenosa più una compressa sublinguale placebo. Sono state successivamente registrati a 30 e 60 minuti, la presenza e l’intensità del dolore percepito e la eventuale presenza e gravità di effetti collaterali e reazioni avverse.
Bibliografia: Mohammad Jalili, et al. Sublingual Buprenorphine in Acute Pain Management: A Double-Blind Randomized Clinical Trial Annals of Emergency Medicine doi:10.1016/j.annemergmed.2011.10.021
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