Le organizzazioni sindacali di medici, veterinari e dirigenti del Servizio sanitario nazionale (Ssn) bocciano la manovra economica appena varata e confermano la manifestazione di protesta indetta per il 13 ottobre a Roma. ''Il mondo dei professionisti della sanità italiana - affermano le organizzazioni in una nota unitaria - conferma in maniera compatta il suo giudizio fortemente negativo sulla manovra economica approvata in via definitiva dalla Camera. Anche i Deputati, dopo i Senatori, si sono dimostrati sordi alle proteste ed alle richieste della sanità pubblica, forse - affermano i sindacati medici - per carenza di conoscenza perché più abituati a frequentare la sanità privata''. ''Pur consapevoli del difficile quadro internazionale in cui la manovra è stata varata - affermano medici e veterinari - non possiamo accettare in silenzio inique e pesanti penalizzazioni che, sommate a quelle del 2010 e 2011, fanno dei medici, veterinari e dirigenti del Ssn le categorie chiamate a pagare il prezzo più alto, in termini retributivi, previdenziali, normativi e professionali.
Ci ritroviamo a fare i conti - avvertono le categorie mediche - con misure che mettono a rischio anche la tenuta del sistema sanitario''. Secondo i sindacati, infatti, ''ripetere che non si è intervenuti sulla sanità significa dimenticare la sottrazione di 8 miliardi di euro e non comprendere che colpire i professionisti, che la salute garantiscono ogni giorno, significa contribuire a minare l'intero sistema, la sua credibilità e la sua sostenibilità''. ''Non possiamo che confermare le ragioni di una protesta che ci porterà alla manifestazione di Roma il 13 ottobre - concludono le sigle mediche - per scongiurare ulteriori attacchi alla professione e reclamare l'attenzione che il settore merita''.
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