L'insufficienza venosa cerebro-spinale cronica (o piu' sinteticamente CCSVI) contribuisce all'insorgere della sclerosi multipla, tanto che un intervento chirurgico potrebbe addirittura guarire dalla malattia? L'ipotesi del Prof. Paolo Zamboni e dai suoi collaboratori presso l'Azienda Ospedaliera - Universitaria di Ferrara, definita ormai da tutti 'Metodo Zamboni' (che ha sostenitori celebri come la moglie di Pavarotti, Nicoletta Mantovani, malata da anni), avra' un primo oggettivo responso sull'efficacia e l'attendibilita' del metodo in autunno, quando terminera' lo studio epidemiologico promosso dalla Fondazione Italiana Sclerosi Multipla, a fronte di un investimento di oltre 900.000 euro, mirato proprio a verificare la correlazione tra CCSVI e sclerosi multipla.
Alla ricerca contribuisce anche l'Aism, che insieme alle gardenie in oltre 3.000 piazze italiane il 5 e 6 marzo ha promosso un sms solidale, al 45509, proprio per finanziare uno studio epidemiologico multicentrico promosso e finanziato dall'Associazione stessa e la preparazione dello studio clinico controllato promosso dalla Regione Emilia Romagna. Lo studio AISM riconosciuto dalla comunita' scientifica e ritenuto il piu' importante attualmente in atto sulla CCSVI, e' teso a verificare l'incidenza della CCSVI nella SM. Questo studio, risponde alle richieste della comunita' scientifica riunita a Goteborg per l'ultimo convegno dell'ECTRIMS, il piu' importante a livello internazionale sulla sclerosi multipla, ed e' condotto da un comitato scientifico di ricercatori di fama internazionale.
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