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Sclerosi multipla, in autunno le prime risposte al metodo Zamboni

Neurologia | 01/03/2011 18:52

L'insufficienza venosa cerebro-spinale cronica (o piu' sinteticamente CCSVI) contribuisce all'insorgere della sclerosi multipla, tanto che un intervento chirurgico potrebbe addirittura guarire dalla malattia? L'ipotesi del Prof. Paolo Zamboni e dai suoi collaboratori presso l'Azienda Ospedaliera - Universitaria di Ferrara, definita ormai da tutti 'Metodo Zamboni' (che ha sostenitori celebri come la moglie di Pavarotti, Nicoletta Mantovani, malata da anni), avra' un primo oggettivo responso sull'efficacia e l'attendibilita' del metodo in autunno, quando terminera' lo studio epidemiologico promosso dalla Fondazione Italiana Sclerosi Multipla, a fronte di un investimento di oltre 900.000 euro, mirato proprio a verificare la correlazione tra CCSVI e sclerosi multipla.

Alla ricerca contribuisce anche l'Aism, che insieme alle gardenie in oltre 3.000 piazze italiane il 5 e 6 marzo ha promosso un sms solidale, al 45509, proprio per finanziare uno studio epidemiologico multicentrico promosso e finanziato dall'Associazione stessa e la preparazione dello studio clinico controllato promosso dalla Regione Emilia Romagna. Lo studio AISM riconosciuto dalla comunita' scientifica e ritenuto il piu' importante attualmente in atto sulla CCSVI, e' teso a verificare l'incidenza della CCSVI nella SM. Questo studio, risponde alle richieste della comunita' scientifica riunita a Goteborg per l'ultimo convegno dell'ECTRIMS, il piu' importante a livello internazionale sulla sclerosi multipla, ed e' condotto da un comitato scientifico di ricercatori di fama internazionale.

Oltre al finanziamento del proprio studio epidemiologico e multicentrico, l'AISM ha dato la disponibilita' a sostenere anche il progetto di ricerca promosso dalla Regione Emilia Romagna che va a verificare l'efficacia dell'intervento di angioplastica nelle persone con sclerosi multipla.
Ad oggi l'AISM e' ancora in attesa di ricevere il protocollo definitivo per procedere alla valutazione e seguire un iter accelerato per il finanziamento. Mentre lo studio epidemiologico promosso dalla Fondazione Italiana Sclerosi Multipla, partito nei primi centri clinici di Genova e Reggio Emilia, sta procedendo come da protocollo. Prevede il coinvolgimento di 41 Centri clinici neurologici distribuiti su tutto il territorio nazionale e l'inclusione di almeno 1200 persone con SM, 400 soggetti sani e 400 con altre patologie neurodegenerative, per un totale di 2000 persone. Questo studio, che terminera' nell'autunno 2011, potra' fare chiarezza e dare una risposta certa tra anomalie venose e sclerosi multipla..

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