L'acido alfa lipoico (LA) e la sua forma ridotta, l'acido diidrolipoico (DHLA), sono composti comunemente riscontrati nelle cellule eucariotiche e procariote. Essi sono responsabili della rigenerazione delle forme attive dell’ossigeno e di altri antiossidanti cellulari, incluse la vitamina C ed E. Inoltre, l'acido alfa-lipoico è coinvolto nella regolazione del metabolismo dei lipidi e dei carboidrati (1).Nella pratica clinica questo composto, in associazione a un complesso polivitaminico (gruppo B, vitamine C e E) è impiegato nel trattamentodi malattie di origine degenerativa quali diabete, neuropatie, intossicazione da metalli e da funghi, così come in disordini epatici. Negli ultimi anni sono stati condotti molteplici studi a dimostrazione del possibile ruolo dell'acido lipoico nel trattamento della sclerosi multipla grazie a molteplici implicazioni di tale molecola nei meccanismi di genesi d’infiammazioni a livello neuronale. Infatti, si è osservato che l'acido alfa-lipoico inibisce la migrazionedelle cellule T all'interno del midollo spinale (2).
A riguardo, uno studio preclinico, effettuato sul midollo spinale di topi con l’encefalomielite autoimmune sperimentale e trattati con acido alfa-lipoico, ha dimostrato una riduzione della demielinizzazione, del danno assonale e una rapida riduzione delle cellule CD3+ (linfocitiT). Nello specifico in vitro l'acido alfa lipoico e la sua forma ridotta, l'acido diidrolipoico, hanno manifestato la capacità di inibire in maniera dose-dipendente, l'attività della metalloproteasi di matrice-9 (MMP-9), enzimi zinco dipendenti che svolgono un ruolo centrale nell'immunopatogenesi della sclerosi multipla, poiché a facilitare l'ingresso di cellule infiammatorie nel sistema nervoso centrale attraverso la barriera ematoencefalica, determinando così lo sviluppo di lesioni demielinizzanti.
L'acido alfa lipoico si è dimostrato inoltre in grado di inibire la sovraespressione delle ICAM-1 e VCAM-1(3),molecole di adesione cellulare che facilitando l'ingresso delle cellule pro-infiammatorie all'interno del sistema nervoso centrale, favorendo così la comparsa di lesioni demielinizzanti e l'instaurarsi di attacchi clinici, espressione di una fase attiva della sclerosi multipla.
In conclusione l'acido alfa lipoico potrebbe rivelarsi utile nel trattamento della sclerosi multipla attraverso meccanismi (4). che vanno oltre la sua attività antiossidante e incoraggiano l’esecuzione di studi futuri di tale principio attivo come una potenziale terapia della sclerosi multipla.
Bibliografia:
1. Malinska D, Winiarska K. Lipoid acid: characteristics and therapeutic application. Postepy Hig Med Dosw (Online). 2005;59:535-43.
2. Marracci GH, Jones RE, McKeon GP, Bourdette DN. Alpha lipoic acid inhibits T cell migration into the spinal cord and suppresses and treats experimental autoimmune encephalomyelitis. J Neuroimmunol. 2002; 131(1-2):104-14.
3. Chaudary P, Marracci GH, Bourdette DN. Lipoic acid inhibits expression of ICAM-1 and VCAM-1 by CNS endotelial cells and T cell migration into the spinal cord in experimental autoimmune encephalomyelitis. J. Neuroimmunol. 2006; 175(1-2): 87-96.
Yadav V, Marracci G, Lovera J et al. Lipoic acid in multiple sclerosis: a pilot study. Mult Scler. 2005; 11(2): 159-65.
4. Morini M, Roccataglia L, Dell'Eva R, Pedemonte E, Furlan R, et al. Alpha lipoic acid is effective in prevention and treatment of experimental autoimmune encephalomyelitis. J. Neuroimmunol. 2004; 148(1-2): 146-53.
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