Era il 1971 quando il diabetologo Guido Pozza accolse il primo malato di 'sangue dolce' all'ospedale San Raffaele di Milano. Accettando la sfida del fondatore, don Luigi Verzé, l'esperto pose così le basi per la collaborazione delle varie specialità (oculistica, neurologia, pediatria, ginecologia) che insieme articolano lo studio e la cura del diabete al San Raffaele. Lo ricorda in una nota lo stesso Irccs, che per festeggiare i suoi 30 anni di storia contro il diabete dà il via domani al convegno 'I ragazzi della via Olgettina'.
L'appuntamento è alle 9 in Aula Caravella Santa Maria. Aprono il convegno il presidente e fondatore del San Raffaele, don Verzé, e il direttore scientifico Maria Grazia Roncarolo. La giornata di studi sarà dedicata alla storia della cura del diabete al San Raffaele - spiega l'ospedale - ai risultati delle ultime ricerche e alle prospettive future di studio e cura nel settore.
Il convegno, accreditato al ministero della Salute, è aperto a diabetologi, endocrinologi e medici di medicina interna. Verrà inoltre rilanciata l'iniziativa benefica 'Chiama, Dona e Vinci', promossa dalla Fondazione San Raffaele del Monte Tabor insieme a Telecom Italia. Chiamando fino al 30 novembre il numero 895 898 95 98, il concorso offre, oltre alla possibilità di vincere numerosi premi, l'occasione di contribuire alla ricerca del San Raffaele Dri (Diabetes Research Institute), centro di eccellenza per la prevenzione, la cura e la ricerca sul diabete.
Sin: l’alcol è una sostanza tossica e teratogena in grado di passare sempre la barriera placentare, indipendentemente dall’unità alcolica assunta o dalla frequenza di consumo o dall’epoca gestazionale e raggiunge il feto
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