Una semplice risonanza magnetica cerebrale è in grado, attraverso l'individuazione di lesioni vascolari, di predire lo sviluppo futuro di disabilità, e dare indicazioni al medico per prevenirle con trattamenti specifici dei fattori di rischio.
Lo dimostra lo studio LADIS, finanziato dall'UE e condotto in 11 Centri europei con il coordinamento del Dipartimento di Scienze Neurologiche e Psichiatriche dell'Università di Firenze, diretto dal professor Domenico Inzitari. Le disabilità sotto esame sono quelle che limitano l' autonomia degli anziani, cioè deficit di memoria, cambiamenti dell'umore, difficoltà di movimento, incontinenza urinaria. LADIS ha dimostrato che tali disturbi sono correlabili ad alterazioni al livello della 'materia bianca' del sistema nervoso ed evidenziabili dalla Risonanza Magnetica cerebrale.
Scoperti nuovi fattori di rischio: il colesterolo "cattivo" nella mezza età e la perdita della vista non trattata in età avanzata
Perdita di autonomia, stigma sociale e peso economico i principali timori
Il lavoro, che accoglie le prime evidenze dello studio Nemesis è stato pubblicato su Nature Communications e illustra la generazione e i meccanismi neuronali delle alterazioni, suggerendo nuove vie di riabilitazione
All’A.O.U. Luigi Vanvitelli una nuova tecnologia cambierà la vita di migliaia di pazienti
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