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Le Regioni bocciano il piano pandemico del governo: difficile e discorsivo, non c'è una catena di comando

Sanità pubblica Redazione DottNet | 23/04/2025 12:37

Le Regioni chiedono di renderlo molto più sintetico e schematico per facilitarne la fruizione, evitando ridondanze e ripetizioni di concetti o di aspetti già in altri documenti di riferimento

Le Regioni bocciano il piano pandemico del Governo. La Commissione Salute della Conferenza delle Regioni ha sollevato due osservazioni sul nuovo piano redatto dall'esecutivo nelle scorse settimane e ne chiede «la revisione e la ristrutturazione»: «Il documento proposto dal ministero della Salute» risulta «eccessivamente discorsivo, ridondante e di difficile consultazione», inoltre «non presenta una catena di comando chiara e definita», si legge nella nota.

«Con riferimento al Piano strategico-operativo di preparazione e risposta ad una pandemia da patogeni a trasmissione respiratoria a maggiore potenziale pandemico 2025-2029», si legge nella nota con la quale la Commissione salute ha trasmesso le osservazioni sul Piano e che l'ANSA ha potuto consultare, le Regioni chiedono di «renderlo molto più sintetico e schematico per facilitarne la fruizione, evitando ridondanze e ripetizioni di concetti o di aspetti già in altri documenti di riferimento».

Critico il tema della catena di comando: il piano si limita «ad elencare sommariamente i vari possibili attori». Inoltre, «non assume alcun valore decisionale né orientativo per le Regioni, ma rimanda a decisioni successive, non affronta gli aspetti relativi alla gestione della privacy e non propone scenari coerenti e sostenibili con la risposta che il Piano dovrebbe invece proporre», si legge ancora. La Commissione Salute richiede inoltre lo stralcio di alcune parti del Piano e la loro inclusione in un documento successivo che dovrà essere «concordato con le Regioni ed approvato con Accordo Stato-Regioni». Si richiedono poi maggiori dettagli per «l'utilizzo del finanziamento soprattutto per l'assunzione di personale al fine di rafforzare le strutture regionali che si occupano della preparedness pandemica». La nota è del 18 aprile scorso e si convoca una riunione tecnica in videoconferenza per il 21 maggio prossimo.

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