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Ciriani, i decreti attuativi sulle liste d'attesa sono all'esame della Conferenza Stato-Regioni

Sanità pubblica Redazione DottNet | 05/02/2025 18:15

"Ma molte misure già operative, senza necessità di ulteriori atti"

"I decreti attuativi fondamentali, relativi al decreto legge n. 73 del 2024, sono attualmente all'esame della Conferenza Stato-Regioni per l'acquisizione del previsto parere". Lo ha affermato il ministro per i Rapporti con il Parlamento, Luca Ciriani, rispondendo al question time alla Camera ad una interrogazione - rivolta al ministro della Salute - sui tempi per l'adozione dei decreti attuativi in materia di riduzione delle liste di attesa per l'accesso alle prestazioni sanitarie. Si tratta, in particolare, ha precisato il ministro, dei seguenti provvedimenti: quello relativo alla 'Adozione dei criteri di realizzazione, di funzionamento e di interoperabilità tra la Piattaforma nazionale e le piattaforme regionali delle liste di attesa'; quello concernente le 'Modalità di attivazione dei poteri sostitutivi riconosciuti in capo all'Organismo di Verifica e Controllo istituito presso il Ministero della Salute'; quello sulla 'Adozione di un piano d'azione finalizzato al rafforzamento della capacità di erogazione dei servizi sanitari e all'incremento dell'utilizzo dei servizi sanitari e sociosanitari sul territorio'

Inoltre, ha precisato Ciriani, "il provvedimento relativo alle 'Linee di indirizzo, a livello, nazionale, contenenti le indicazioni tecniche per gestire, da parte del Cup, un nuovo sistema di disdetta delle prenotazioni e ottimizzazione delle agende di prenotazione' è in fase di imminente invio alla Conferenza Stato-Regioni, mentre il provvedimento sulla 'Definizione della metodologia per la definizione del fabbisogno di personale degli enti del Servizio Sanitario Nazionale' è attualmente, in fase di completamento". Ciriani ha infine sottolineato che "numerose misure sono già pienamente operative, senza necessità di ulteriori atti attuativi o stanziamenti. Tra queste: l'unificazione dei Centri Unici per le Prenotazioni; il controllo dell'attività libero professionale che non può eccedere il 50%; l'obbligo tassativo di rispetto dei tempi e la presa in carico del paziente con garanzia di prestazione in intramoenia o presso strutture convenzionate". In riferimento "all'asserito peggioramento dei tempi delle liste d'attesa, faccio presente che occorrerebbe far riferimento a fonti autorevoli come Agenas, piuttosto che affidarsi a fondazioni private", ha inoltre sottolineato Ciriani. "Tengo a evidenziare che il governo prosegue nel suo impegno concreto per il miglioramento dell'accesso alle prestazioni sanitarie, basandosi - ha concluso il ministro - su dati verificabili e non su polemiche strumentali".

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