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Anaao, Decreto liste d'attesa: la legge non è mai partita perché non è stato fatto nulla

Sanità pubblica Redazione DottNet | 02/10/2024 19:10

Di Silverio: "E' un decreto monco. Come sempre, in Italia si fanno le leggi, per dimostrare di averle fatte, e poi non si fanno le norme per renderle operative"

"Su 11 decreti attuativi previsti dal Dl sulle liste di attesa, 6 hanno un termine non rispettato, uno è in scadenza il 30 ottobre e 4 non hanno alcun termine. Nella sostanza nulla è stato fatto e la legge non è mai partita". Così all'ANSA Pierino Di Silverio, segretario del maggiore sindacato dei medici ospedalieri, l'Anaao-Assomed. "Per quanto non siamo mai stati convinti che un decreto potesse risolvere la questione delle liste di attesa - afferma l'esponente sindacale - questo è comunque un decreto monco. Come sempre, in Italia si fanno le leggi, per dimostrare di averle fatte, e poi non si fanno le norme per renderle operative".

Secondo Di Silverio, le liste d'attesa sono comunque "l'effetto di un problema a monte e, dunque, non servirà aumentare le retribuzioni per il lavoro straordinario degli operatori o aumentare il numero dei luoghi per le prestazioni, ma bisogna piuttosto agire sui modelli organizzativi, a partire dal potenziamento dei mezzi tecnologici delle Regioni (il 57% delle aziende ospedaliere non dispone di strumenti di alta tecnologia) e rendere più appetibile la professione aumentando al contempo la forza lavoro".

Rispetto alla manovra inoltre, afferma il segretario Anaao, "è il momento che il governo faccia scelte diverse agendo su tre grandi temi: personale, organizzazione della presa in cura integrando medicina del territorio e ospedaliera e depenalizzazione dell'atto medico". Il 20 novembre, ha ricordato, "manifesteremo in piazza con il sindacato medico Cimo e quello degli infermieri Nursing up a sostegno del Ssn".

In particolare, secondo la rilevazione dell'Anaao, queste sono le norme attuative previste (scadute, in scadenza o senza un termine):
Adozione di specifiche linee guida per definire i criteri di realizzazione e di funzionamento della Piattaforma nazionale e i criteri di interoperabilità tra la medesima Piattaforma e le piattaforme regionali (30 settembre);
Modello Nazionale di Classificazione e Stratificazione della popolazione Mcs (8 luglio);
Istituzione dell'Unità centrale di gestione dell'assistenza sanitaria e dei tempi e delle liste di attesa, presieduta e coordinata dall'assessore alla sanità (disposizione regionale, 30 settembre);
Individuazione del Rappresentante unico regionale dell'assistenza sanitaria (Ruas) (30 ottobre);
Mancata individuazione dei Ruas entro il 31 ottobre : organismo di verifica che esercita i poteri sostitutivi in relazione ai compiti affidati (31 agosto);
linee di indirizzo omogenee a livello nazionale, contenente indicazioni tecniche per gestione agende prenotazioni (nessun termine); Si prevede la redazione di specifici piani operativi regionali per attuare le misure di recupero delle liste di attesa secondo criteri e direttive convenuti con apposito protocollo di intesa nazionale (30 settembre).


Ed ancora:
Incremento della spesa per il personale (nessun termine);
Metodologia per la definizione del fabbisogno di personale (nessun termine);
Approvazione dei piani dei fabbisogni triennali per il servizio sanitario regionale (nessun termine);
Definizione di un piano d'azione finalizzato al rafforzamento della capacità di erogazione dei servizi sanitari e all'incremento dell'utilizzo dei servizi sanitari e sociosanitari sul territorio per le regioni destinatarie del Programma nazionale equità nella salute 2021-2027 (30 settembre).

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