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Regioni, no a tagli alla sanità o andremo a Corte Costituzionale

Sanità pubblica Redazione DottNet | 04/04/2024 17:10

Lo chiede al governo la Conferenza delle Regioni nel parere alla Conferenza Unificata

Abrogazione del titolo 1 comma 13 del dl Pnrr che taglia 1,2 miliardi alle Regioni relativi prevalentemente a opere per la sicurezza sismica delle strutture ospedaliere, o un impegno formale per la reintegrazione dei fondi. E' quanto chiede al governo la Conferenza delle Regioni nel parere alla Conferenza Unificata. Se questo non dovesse avvenire, le Regioni sono pronte a rivolgersi alla Corte Costituzionale.  La richiesta al governo Meloni è uscita dalla Conferenza delle Regioni al lavoro sul dl Pnrr e in particolare sul capitolo che riguarda, appunto, i tagli alla Sanità.

A spiegare quel che si muove tra i governatori è il presidente della Conferenza delle Regioni che guida il Friuli Venezia Giulia, Massimiliano Fedriga: "Ci siamo sempre mossi in modo costruttivo seppure in uno scenario critico, ovvero per quanto riguarda i fondi ex articolo 20 abbiamo chiesto che venga eliminato il definanziamento o che venga preso un impegno formale per rifinanziarli.

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Il nostro parere è condizionato a questa richiesta", ha spiegato il leghista. "Da una interlocuzione informale abbiamo visto una apertura da parte del Governo e una disponibilità in tal senso. Come sempre lavoriamo in un'ottica di leale collaborazione, anche in momento difficili", ha aggiunto. Per poi concludere: "Penso che sia un obiettivo di tutti, in primis del Governo, dare una risposta che possa migliorare l’offerta sanitaria del Paese. Noi utilizzeremo tutti i canali della collaborazione e anche quelli di non collaborazione, se necessario, per tutelare il più possibile il Servizio sanitario nazionale. Nel caso in cui il governo decida di tirare dritto, i presidenti di Regione sono pronti a rivolgersi alla Corte costituzionale.

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