Le modifiche alla nota 85 non si limitano alla sola rimborsabilità ma contengono aggiornamenti anche di altri aspetti
La SINDEM con le altre società scientifiche nazionali coinvolte nelle tematiche delle demenze e dei disturbi cognitivi come la SIN (Società Italiana di Neurologia), l’AIP (Ass. It. Psicogeriatria) e SINeG (Soc. It. Neurogeriatria)], e la SIMMG (Società dei Medici di Medicna generale), si è fatta promotrice di un’iniziativa tesa ad aggiornare e semplificare la nota 85, risalente al 2010, per l’accesso alle terapie da parte degli oltre 800mila pazienti italiani affetti da Demenza di Alzheimer e demenze correlate.
L’audizione con l’AIFA svoltasi nel maggio 2022, ha riscosso interesse e l’Agenzia Italiana del Farmaco, dopo aver coinvolto il Tavolo Nazionale Demenze (che include il Ministero della Salute, l’ISS e le Regioni) ha recepito la necessità di modificare i criteri di rimborsabilità di questi farmaci che risalivano al 2010.
Amalia Cecilia Bruni (Presidente SINDEM quando è stata avviata l’iniziativa) e Camillo Marra (attuale presidente SINDEM) sottolineano che le modifiche alla nota 85 non si limitano alla sola rimborsabilità ma contengono aggiornamenti anche di altri aspetti, precisando che:
NOVITA’ DI TRATTAMENTO
Il monitoraggio delle terapie farmacologiche era legato a vecchi criteri di sicurezza (visite a 1, 3 e 6 mesi) che, dopo 20 anni di pratica clinica, sono stati modificati:
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