"Oggi dobbiamo completare la somministrazione della dose booster per circa 7 milioni di italiani, perché è proprio la terza dose che ci protegge di più dalle conseguenze gravi della malattia"
"Con la fine dello stato di emergenza il nostro Paese non è fuori dalla pandemia, assolutamente no. Siamo solo in una fase di gestione diversa. Anche per quanto riguarda la struttura centrale: non c'è più il commissario Figliuolo alla guida, ma tutta la rete e la struttura logistica che è stata improntata in questi anni rimane ed è a disposizione del Paese, pronta in caso di necessità". Così il sottosegretario alla Salute Andrea Costa a Sky Tg24 in merito al termine dello stato di emergenza, previsto per il 31 marzo. "Non è che smantelliamo tutto con la fine della emergenza.
"Oggi dobbiamo completare la somministrazione della dose booster per circa 7 milioni di italiani, perché è proprio la terza dose che ci protegge di più dalle conseguenze gravi della malattia. Detto questo, dobbiamo guardare alle prossime settimane con prudenza e responsabilità ma anche con fiducia perché oggi il 92% della popolazione è vaccinata e questo ci permette di affrontare il futuro con maggiore serenità", ha aggiunto Costa.
"Le regioni stanno rispondendo in maniera importante, diamo loro assistenza sanitaria, mettiamo a disposizione non solo vaccinazioni per il Covid ma anche per polio e morbillo". È una situazione "che dobbiamo monitorare ogni giorno, ma in tutte le regioni sono stati predisposti punti vaccinali e di accoglienza, in cui viene fatto il tampone e data la possibilità di somministrare il vaccino. E diamo massima assistenza anche dal punto psicologico perché arrivano molte persone che hanno bisogno anche di questo", ha spiegato Costa in merito alla gestione sanitaria dei profughi dall'Ucraina.
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