Una mano che sfiora leggera la guancia, poi scende morbida sul collo, accompagnando dolcemente le curve del viso ed ecco che subito questo tocco carezzevole si trasforma in piacevoli sensazioni che risalgono su fino al cervello viaggiando su treni di fibre nascoste sotto la nostra pelle: è questo il meccanismo neurale che ci fa amare le carezze, basato su fibre cutanee che trasmettono al cervello la gradevole percezione tattile della carezza.
Battezzati nervi C-tattili del piacere, sono stati individuati da un gruppo di neuroscienziati capeggiato da Francis McGlone dell'azienda britannica Unilever, in collaborazione con l'Università svedese di Gothenburg e l'Università Usa del Nord Carolina. I nervi C-tattili sono uno speciale gruppo di fibre nervose disposte su parti del corpo che siamo soliti sfiorarci o lasciarci carezzare e che consentono al cervello di sentire il piacere, carico di affetto, delle carezze. La loro esistenza spiega perchè siamo naturalmente fatti per le coccole, le carezze e i massaggi, spiega perchè la nostra indole, innata, ci chiede e 'gioisce' di questo tipo di esperienze tattili. Le fibre C sono di fatto importantissime, spiega il neuroscienziato sulla rivista Nature Neuroscience, per mediare le relazioni affettive mamma-figlio o tra i partner, ma spiegano anche perchè ci piace molto prenderci cura di noi, magari con un massaggio, o stendendo sulla pelle una lozione idratante dopo la doccia.
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