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Cappato, a rischio la legge sul biotestamento

Sanità pubblica Redazione DottNet | 15/02/2018 19:47

I comuni non hanno o non forniscono informazioni

La Consulta si esprima in favore della incostituzionalità dell'articolo 580 del Codice penale relativo al reato di istigazione al suicidio. E' questo l'auspicio di Marco Cappato, dell'Associazione Luca Coscioni, all'indomani della decisione della Corte d'Assise di Milano di rimettere alla Corte Costituzionale gli atti sul processo per la morte di Dj Fabo, in cui è imputato. Questo perchè, chiarisce lo stesso Cappato, si tratta di una "norma del 1930, di epoca fascista, che condanna l'aiuto alla morte volontaria senza fare però alcuna distinzione in relazione alla sofferenza o alla condizione della persona". Il giorno dopo la decisione del tribunale di Milano, Cappato e gli altri esponenti dell'Associazione Coscioni ribadiscono la volontà di andare avanti nelle azioni di disobbedienza civile, invitando tutti i candidati alle elezioni ad esprimersi in merito all'eutanasia legale ma avvertendo anche che è "a rischio l'applicazione della legge sul Biotestamento".

L'impegno dei candidati sul tema eutanasia legale è "fondamentale - ha chiarito Cappato in una conferenza stampa alla Camera - perchè, se anche la Corte si pronunciasse nel senso di ritenere incostituzionale l'aiuto materiale al suicidio, ovvero l'art.580, sarebbe comunque compito del Parlamento stabilire le condizioni che danno al malato il diritto di ottenere l'aiuto alla morte volontaria".

Da qui l'appello: "I candidati che saranno eletti si troveranno in Parlamento la proposta di legge di iniziativa popolare per la legalizzazione dell'eutanasia, sottoscritta da oltre 100mila cittadini ma che attende di essere discussa da 4 anni. Quindi chiediamo a tutti i candidati di esprimersi indicando se si impegneranno affinchè la proposta sia almeno discussa, e per questo lanciamo l'hashtag 'Ti voto se ti impegni'". Un impegno è chiesto ai candidati anche in merito ad altri 9 temi "cruciali", dalla ricerca al superamento del monopolio sulla cannabis terapeutica alla legalizzazione delle droghe. La decisione di investire la Consulta "è stata importantissima", commenta anche il segretario dell'associazione Filomena Gallo: "Ora auspichiamo una sentenza di incostituzionalità che affermi i diritti dei tanti Fabo". La decisione del tribunale di Milano è invece criticata da Maurizio Lupi, coordinatore nazionale di Noi con l'Italia: "Trovo grave - afferma - che un tribunale, invece di pronunciarsi nel merito del caso Cappato abbia deciso di appellarsi alla Consulta perché definisca incostituzionale il reato di aiuto al suicidio".

E Alessandro Pagano (Lega) sostiene che le leggi su unioni civili e Biotestamento "vanno cancellate". Dalla Coscioni arriva, però, anche l'allarme sulla mancata applicazione della legge sul Biotestamento: "I Comuni non hanno o non forniscono informazioni necessarie ai cittadini - è la denuncia di Cappato - per questo siamo mobilitati". Infatti, sottolinea Matteo Mainardi dell'associazione, "vari Comuni stanno bloccando la possibilità di autenticare i Testamenti biologici. Tuttavia l'8 febbraio i ministeri dell'Interno e Salute hanno diramato una circolare in cui si afferma che gli ufficiali di Stato sono tenuti ad autenticare i Testamenti biologici anche se il Comune non ha attivato un registro". La richiesta dell'associazione è anche quella che il cittadino possa inserire le volontà del Biotestamento nel fascicolo sanitario elettronico. Proposta che ha ottenuto l'immediata disponibilità da parte della Regione Emilia Romagna.

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