Recenti studi hanno migliorato la comprensione della morte cellulare in caso di danno renale acuto.
La lesione renale acuta è caratterizzata da un rapido declino della funzione renale ed è associata ad agenti nefrotossici che inducono diverse forme di danno renale tubulare diretto. Le lesioni renali acute portano ad insufficienza renale grave e dialisi.
L'apoptosi è da sempre conosciuta come morte cellulare programmata, che non innesca una risposta infiammatoria. Tuttavia, si è scoperto che tentativi di interferire con l'apoptosi (ad esempio con inibitori delle caspasi) possono scatenare la necrosi e, quindi, lesione renale mediata da infiammazione.
Il termine necrosi tubulare acuta, derivato da studi morfologici, era considerato un termine improprio e si riteneva che la necrosi fosse soltanto una forma passiva e non regolata di morte cellulare, non suscettibile a manipolazione terapeutica. Da studi rivoluzionari, è emerso il concetto di necrosi regolamentata. La necrosi regolata è una forma di necrosi modulata da molecole specifiche che si comportano come bersagli terapeutici. Contrariamente all'apoptosi, la necrosi regolata può essere estremamente pro-infiammatoria e immunogenica, condizione importante in caso di trapianto di rene. Inoltre, la necrosi regolata può scatenare la necrosi sincronizzata, in cui tutte le cellule all'interno di un dato tubulo muoiono in modo sincronizzato.
Per scoprire le diverse modalità di necrosi regolata, l'evidenza di un suo ruolo nel danno renale e le nuove opportunità di intervento terapeutico, scarica l'articolo di:
Martin-Sanchez et al. Targeting of Regulated Necrosis in Kidney Disease. Nefrologia. 2017
Ricerca del San Raffaele di Milano presentata a Belfast
Studio pubblicato sull'American journal of transplantation
Intervento in Usa, speranza per migliaia di malati in lista attesa
E' una malattia renale autoimmune che compromette la funzione del rene: circa un terzo dei pazienti con nefropatia membranosa progredisce verso la fase terminale
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