Nel plasma dei bimbi malati coesistono due proteine in concentrazioni alterate
Verso la possibilità di fare la diagnosi precoce dell'autismo con un semplice prelievo di sangue: infatti una ricerca pubblicata sul Journal of Neuroinflammation mostra che misurando la concentrazione di due specifiche proteine nel sangue del bambino si potrebbe predire la malattia con un'accuratezza dell'82%. La ricerca è stata condotta in Texas presso la Southwestern University e coordinata da Dwight German, che spiega: oggi sempre più studi vanno nella direzione di diagnosticare l'autismo prima ancora che compaiano i sintomi (la cui comparsa in genere avviene intorno ai 4 anni) utilizzando dei parametri biologici piuttosto che comportamentali come si fa attualmente. Solo di recente un importante studio ha evidenziato differenze già a un anno nel cervello di bambini destinati ad ammalarsi di disturbo dello spettro autistico.
In questa ricerca si è puntato a identificare differenze nella composizione del sangue. Le concentrazioni plasmatiche di 110 proteine sono state confrontate in prelievi di sangue di 30 bambini sani e altrettanti con autismo.
fonte: ansa
I Disturbi dello spettro autistico colpiscono circa l’1% della popolazione mondiale
Lo ha dimostrato un team di ricercatori e ricercatrici del Centro interdipartimentale mente e cervello dell'Università di Trento, che ha aperto "un nuovo fronte nello studio sull'autismo"
Uno studio della New York University mette in relazione le condizioni di salute delle donne in gravidanza con la possibilità che i bambini sviluppino la sindrome autistica
Lo rivela una nuova analisi globale condotta nell'ambito del Global Burden of Diseases, Injuries, and Risk Factors Study (GBD) 2021
Scoperti nuovi fattori di rischio: il colesterolo "cattivo" nella mezza età e la perdita della vista non trattata in età avanzata
Perdita di autonomia, stigma sociale e peso economico i principali timori
Il lavoro, che accoglie le prime evidenze dello studio Nemesis è stato pubblicato su Nature Communications e illustra la generazione e i meccanismi neuronali delle alterazioni, suggerendo nuove vie di riabilitazione
All’A.O.U. Luigi Vanvitelli una nuova tecnologia cambierà la vita di migliaia di pazienti
Commenti