
Ispe, con il definanziamento sottratte le cure direttamente al malato
In un'azienda sanitaria su quattro c'è stato almeno un episodio di corruzione nell'ultimo anno. La maglia nera va al Sud, dove le strutture in cui risulta almeno un episodio di corruzione sono il 37,3%. Gli ambiti più a rischio sono acquisti e forniture, liste d'attesa e assunzioni del personale. A evidenziarlo sono i dati di un'indagine condotta dal Censis sulla percezione dei Responsabili della prevenzione della corruzione di 136 strutture sanitarie, nell'ambito del progetto "Curiamo la corruzione" coordinato da Transparency International Italia, in partnership con ISPE Sanità e RiSSC, presentati alla Seconda Giornata Nazionale contro la Corruzione in Sanità.
Qualcosa si sta muovendo: secondo l'indagine il 96,3% delle aziende sanitarie ha già reso disponibili dei sistemi di raccolta delle segnalazioni di corruzione (whistleblowing). Inoltre, il 79,4% delle strutture ha adottato i Patti di integrità, e il 90,4% ha intrapreso percorsi di formazione rivolti al personale.
Un elemento su cui lavorare sono ad esempio piani anticorruzione adeguati , di cui sono carenti secondo un'indagine RiSSC su tutte le aziende sanitarie oltre la metà (51,7%). "La sanità è un settore ad alto rischio di corruzione, ma ciononostante garantisce standard elevatissimi di qualità delle prestazioni agli assistiti" evidenzia il ministro della Salute Beatrice Lorenzin. "Il tema della corruzione - aggiunge - lo abbiamo affrontato in maniera concreta fin dall'inizio del mio mandato. Quando in sanità si commette un reato, si sottraggono risorse che sarebbero destinate all'assistenza e alla cura delle persone più fragili".
Con meno fondi disponibili, le risorse per la valorizzazione del personale sanitario – un punto cruciale per contrastare l’emorragia di medici e infermieri verso il settore privato o l’estero – verranno necessariamente ridotte
Crialesi: “I dati aggiornati confermano una crescita costante della popolazione over 65. Questo fenomeno si accompagna a un divario crescente tra aspettativa di vita e anni vissuti in buona salute o in piena autonomia”
Sei aree di competenza, dalla telemedicina alle nuove terapie
Al via anche il diario psico-fotografico per superare la malattia umanizzando le cure. Il direttore generale Maurizio di Mauro: Il progetto si inserisce a pieno titolo nella traiettoria di presa in carico olistica dei pazienti oncologici
Più formazione per vincere sfida arresto cardiaco improvviso
I vaccini sono adattati alla variante JN.1. Possibile la co-somministrazione dei nuovi vaccini aggiornati con altri
Bellantone: "la sicurezza dell’assistito è un pilastro fondamentale della qualità delle cure ed è un diritto inalienabile di ogni persona"
"Uso corretto delle risorse non avviene in tutte le regioni"
Commenti