Un nuovo semplice strumento di calcolo dell’ARR permetterà di individuare tempestivamente i pazienti affetti da aldosteronismo primario. Un nuovo semplice strumento di calcolo dell’ARR permetterà di individuare tempestivamente i pazienti affetti da
Un nuovo semplice strumento di calcolo dell’ARR permetterà di individuare tempestivamente i pazienti affetti da aldosteronismo primario.
La nuova applicazione ha il fine d’assistere il medico nel calcolo del rapporto aldosterone-renina (ARR). Nasce dall’evidenza che l’aldosteronismo primario, è assai più comune di quanto comunemente si pensi, soprattutto tra i pazienti con ipertensione resistente ai farmaci, e dall’esperienza che i referti sui livelli di renina e aldosterone nel plasma, forniti dai laboratori, sono ottenuti con metodi assai diversi e in unità di misura variabili, il che rende problematico il calcolo dell’ARR. La mancata diagnosi dell’aldosteronismo primario (PA) oltre a determinare un incremento dei costi, per il trattamento farmacologico a lungo termine e per il management delle complicanze, peggiora la prognosi del paziente perché si traduce in una maggior probabilità di sviluppare malattie ed eventi cardiovascolari e renali evitabili con una diagnosi tempestiva.
La diagnosi di PA si sviluppa in 3 fasi:
(i) screening dei pazienti ipertesi che presentano un’alta probabilità di sviluppo di PA
(ii) test di esclusione (conferma)
(iii) sottotipizzazione mediante campionamento della vena surrenalica dopo aver confermato la diagnosi di PA.
Lo screening dovrebbe essere effettuato da ogni medico responsabile della gestione clinica dei pazienti ipertesi. Ciò significa che il medico deve essere in grado non solo di richiedere i test necessari, ma anche d’interpretarne correttamente i risultati. Sfortunatamente il calcolo dell’ARR, che è cruciale per la rilevazione precoce dell’aldosteronismo primario, non è semplice per le suddette ragioni relative alla differente metodologia di misurazione dell’aldosterone plasmatico e della renina e alle diverse unità di misura. Ulteriore confusione tra i medici deriva dall’impossibilità di confrontare i risultati dell’ARR ottenuti dai dosaggi della concentrazione di renina attiva diretta, con quelli forniti dal tradizionale saggio dell’attività della renina plasmatica (PRA) che erano serviti per creare i valori di riferimento.
Per ovviare a questi inconvenienti in occasione del XXXI Congresso Nazionale Società Italiana dell’Ipertensione Arteriosa, il gruppo di ricerca dell’Università di Padova del Prof. Rossi ha presentato una nuova App per assistere i medici nel calcolo dell’ARR. Tale App presuppone, tuttavia, che la determinazione dell’ARR si effettui in condizioni standardizzate e in pazienti opportunamente preparati sotto il profilo farmacologico secondo le istruzioni presenti nella App.
In sintesi la nuova App:
L’utilizzatore dell’App ha poi la possibilità di selezionare l’unità di misura di PAC e della renina attiva, che può essere misurata sia come concentrazione diretta della renina attiva (DRC) che come attività della renina plasmatica. Dopo aver inserito questi valori, l’App fornisce immediatamente l’ARR nell’unità di misura appropriata.
Fornendo alla App i livelli sierici di potassio del paziente, che dovrebbero essere sempre misurati prima del dosaggio del PAC, dal momento che l’ipopotassiemia riduce la secrezione di aldosterone rendendo falsamente normali i valori di PAC, è possibile calcolare la probabilità che il paziente abbia un adenoma secernente aldosterone. Ciò consente al medico di decidere se quel determinato paziente debba essere sottoposto a ulteriore approfondimenti diagnostici atti a definire il sottotipo di PA, e/o debba essere indirizzato ad un centro di cura terziario.
La nuova App ARR è supportata dai dispositivi Apple (iPhone e iPad) e Android, ed è disponibile sul sito https://www.esh.org/ per i membri dell’European Society of Hypertension e per quelli della SIIA al sito https://www.siia.it.
Fonti bibliografiche:
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