I livelli urinari di lipocalina sono risultati associati a futuri eventi aterosclerotici ischemici in pazienti con malattia renale cronica.
L'insufficienza renale cronica è comune e associata ad un aumento del rischio di patologia cardiovascolare.
Attualmente, i marcatori di danno tubulare renale non vengono utilizzati abitualmente nella pratica clinica per valutare la salute dei reni. Inoltre, i dati in merito al rischio di eventi cardiovascolari e di morte associati a questi marcatori, che sono indipendenti dai marcatori della filtrazione glomerulare (come creatinina sierica o albuminuria), sono piuttosto scarsi.
Lo studio di coorte Chronic Renal Insufficiency Cohort (CRIC) ha coinvolto 3.386 partecipanti con velocità di filtrazione glomerulare stimata tra 20 e 70 ml/min/1.73 m(2) in cui è stata misurata la concentrazione urinaria della Lipocalina Associata alla Gelatinasi Neutrofila (neutrophil gelatinase-associated lipocalin, NGAL), un marker di danno tubulare renale.
Gli outcome valutati sono stati gli episodi di insufficienza cardiaca e gli eventi aterosclerotici ischemici (infarto del miocardio, ictus ischemico o arteriopatia periferica). I livelli urinari di NGAL sono stati misurati all’inizio dello studio mediante un saggio in 2 step basato sull’impiego della tecnica del dosaggio immunologico con microparticelle chemiluminescenti (Architect i2000SR, Abbott Laboratories).
Si sono verificati 428 episodi di insufficienza cardiaca (durante 16,383 anni-persona di follow-up), 361 eventi aterosclerotici ischemici (durante 16,584 anni-persona di follow-up) e 522 decessi (in 18,214 anni-persona di follow-up). I modelli di regressione di Cox corretti per la velocità di filtrazione glomerulare stimata, l’albuminuria, la demografia, i fattori di rischio tradizionali per le malattie cardiovascolari e i farmaci per le patologie cardiache, hanno evidenziato che i livelli urinari di NGAL più elevati sono rimasti indipendentemente associati agli eventi aterosclerotici ischemici (RR corretto per il quintile più elevato [>49,5ng/ml] rispetto al più basso [≤6,9ng/ml], 1,83 [IC del 95%, 1,20-2,81]; RR per l’aumento di 0.1 unità della scala logaritmica della NGAL urinaria, 1,012 [IC del 95%, 1,001-1,023]), ma non agli eventi di insufficienza cardiaca o morte.
I risultati dello studio di Liu et al. hanno dimostrato che, nei pazienti con malattia renale cronica, i livelli urinari di NGAL sono risultati associati in modo indipendente con eventi aterosclerotici ischemici futuri, ma non con episodi di insufficienza cardiaca o morte.
Riferimenti bibliografici:
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