Il dolore colpisce cinque milioni di bimbi ogni anno, ma viene spesso sottovalutato. In Pronto Soccorso, dove e' la prima causa di accesso in età pediatrica, solo un piccolo su tre riceve un trattamento per lenire le sofferenze. E' quanto emerge da un'indagine del gruppo di studio Piper (Pain in Pediatric Emergency Room) secondo cui il 37% dei bambini che arrivano in Pronto Soccorso non viene valutato per il dolore. .
Raccogliendo l'esperienza di 19 Pronto Soccorso dal 2010 al 2013, Piper ha infatti rilevato che in un caso su tre il dolore non viene "misurato" con le apposite scale, in uno su cinque non viene neppure registrato in cartella clinica, nel 47 % dei piccoli pazienti non viene applicato nessun protocollo per trattarlo. Per questo in occasione del IV Multidisciplinar Pain Meeting in corso a Minorca sono state presentate le prime "linee guida" di intervento per la fase di triage, quando il bimbo viene esaminato per indirizzarlo alle cure più adeguate al suo caso, e per le procedure che possono provocare dolore. "Il nostro obiettivo è accelerare l'impiego dei farmaci per ridurre il tempo passato soffrendo dolore, delegando ad esempio agli infermieri la somministrazione di prodotti sicuri e ben tollerati anche dai bambini: tuttora passano in media 50 minuti prima che i piccoli pazienti arrivino di fronte al medico di Pronto Soccorso, un tempo infinito se c'è dolore" spiega Franca Benini, coordinatrice del gruppo Piper. "In Europa l'impiego degli oppioidi sui bambini è ovunque off label, fuori dalla registrazione ufficiale; inoltre alle aziende che intendono commercializzare questi farmaci per l'utilizzo nei bambini viene chiesta una tassa annuale che supera i possibili guadagni- evidenzia inoltre Guido Fanelli, presidente della Commissione Terapia del Dolore e Cure Palliative del Ministero della Salute- qualcosa per fortuna sta cambiando: l'European Medicines Agency ha da poco deciso di considerare il dolore pediatrico che richiede oppioidi come malattia rara, riducendo le spese per i produttori e facilitando così l'impiego di questi farmaci.
fonte: ansa
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