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Anief, dopo 36 mesi i precari della sanità vanno assunti

Sanità pubblica Redazione DottNet | 02/05/2014 21:04

Gli emendamenti presentati dal Governo al decreto legge Poletti sul lavoro "sono contro la normativa Ue che impone l'assunzione dopo tre anni di servizio anche non continuativo". Lo afferma l'Anief-Confedir ribadendo che su questo punto "la direttiva 1999/70 è chiara: dopo 36 mesi di servizio, senza ragioni oggettive, i lavoratori precari del settore privato come del pubblico impiego devono essere stabilizzati.

 

 Mentre i datori di lavoro devono ricevere sanzioni tali da dissuaderli a continuare a utilizzare i contratti a termine". "Perché, invece, si continua a disapplicare questo principio base per tutti i lavoratori dell'Europa unita? Sembrava che tale direttiva fosse stata recepita nel nostro ordinamento nel 2001 con il decreto legislativo - tiene a dire Marcello Pacifico, presidente Anief - salvo scoprire nel 2011-12 che per il Parlamento italiano non trovava applicazione per la Scuola e la Sanità. E oggi gli emendamenti annunciati dal Governo allontanano sempre più l'Italia dall'Europa. Sottoponendo il nostro paese a nuove procedure d'infrazione e a nuove condanne dalla Corte di Giustizia europea".

Per Pacifico questo "avverrà inevitabilmente sia perché in questo modo si deroga proprio al principio della stabilizzazione sia perché la sanzione per essere dissuasiva non può essere inferiore allo stipendio". Il presidente dell'Anief invita pertanto il Governo "a riflettere bene sulle condanne alle spese per violazione del diritto comunitario del nuovo testo sul collegato il lavoro" anche perché - conclude - "l'art. 117 della Costituzione ci ricorda come ogni norma nazionale debba essere conforme al diritto comunitario. E continuare ad aggirare certi dettati basilari, alla lunga costerà molto caro ai nostri governanti".

 

 

fonte: anief

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