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Il ministero della Salute si appella ai medici per limitare i danni da cure estetiche

Sanità pubblica Redazione DottNet | 11/05/2013 15:21

Il Ministero della Salute fa appello ai medici affinche' denuncino i danni da cure estetiche per garantire la sicurezza delle pazienti e degli stessi specialisti.

''Dobbiamo evitare uno scandalo simile a quello scatenato dalle protesi per il seno, le Pip, scoppiato in Francia'', ha dichiarato oggi Marcella Marletta, direttore generale dei dispositivi medici del servizio farmaceutico e della sicurezza delle cure al Ministero della Salute, al 34esimo congresso nazionale della Societa' italiana di medicina estetica in corso a Roma. Il Ministero ha appena siglato un accordo con il Collegio delle Societa' italiane di medicina estetica, che riunisce 3 societa' scientifiche e 8.000 specialisti, patrocinando la pubblicazione di un opuscolo mirato a sensibilizzare la classe medica a notificare gli effetti collaterali e gli eventi avversi dovuti all'uso dei dispositivi medici, come filler, peeling e laser ad uso estetico. ''Il depliant e' rivolto ai medici affinche' contribuiscano a rendere piu' efficienti i controlli ministeriali e a premettere le eventuali azioni di contrasto nei confronti dei prodotti pericolosi'' ha dichiarato Emanuele Bartoletti, chirurgo plastico e presidente del congresso romano. ''Ai congressi si parla molto dei fenomeni avversi dovuti ai fillers, in particolare quelli permanenti, non riassorbibili, che sono classificati come medical device e sono sottoposti a minori controlli rispetto a quanto invece non si faccia con i farmaci. Abbiamo lo strumento della segnalazione, ma i medici devono ancora imparare a conoscere la normativa che invece li obbliga a denunciare i problemi che riscontrano''. ''Cio' che e' successo con le protesi in Francia ha colpito le istituzioni, gli specialisti e i pazienti perche' solo quando e' scoppiato lo scandalo i medici francesi hanno iniziato a denunciare loro stessi di avere avuto tanti problemi'' ha sottolineato la dottoressa Marletta.

''Se ci fossero state le segnalazioni per tempo si sarebbe potuto intervenire prima ritirando le protesi difettose''. Ha precisato Marletta: ''La normativa italiana in materia di dispositivi medici e' piu' severa della francese, dove in realta' non esiste obbligo di denuncia da parte dei medici e anticipa perfino quella europea che andra' in vigore solo fra un paio di anni. Da noi e' gia' obbligatorio segnalare gli effetti avversi dovuti ai prodotti da parte dei medici e per chi non lo fa sono previste dalle sanzioni pecunarie, che vanno dai 3.600 ad oltre 21.000 euro, fino alla denuncia penale''. ''La legge quindi c'e' ma la banca dati ministeriale, istituita nel 2005 e dedicata a questo tipo di segnalazioni, ad oggi conta solo 97 segnalazioni su 2.210 fillers registrati in Italia. Nel 2013 ne sono arrivate 9 e si tratta di denunce incomplete, imprecise e dove non si riporta neanche il numero di lotto dei prodotti impiegati. Come si puo' intraprendere una azione di controllo, ispezioni ed eventuale ritiro dal mercato dei prodotti pericolosi se i medici non denunciano?'' chiede la funzionaria del Ministero. ''Chiediamo maggiore collaborazione ai medici interessati affinche' si riesca a garantire piu' sicurezza per le pazienti ed il nostro lavoro'' ha concluso Emanuele Bartoletti. 

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Fonte: Societa' italiana di medicina estetica, ministero della Salute

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