Il Ministero della Salute fa appello ai medici affinche' denuncino i danni da cure estetiche per garantire la sicurezza delle pazienti e degli stessi specialisti.
''Dobbiamo evitare uno scandalo simile a quello scatenato dalle protesi per il seno, le Pip, scoppiato in Francia'', ha dichiarato oggi Marcella Marletta, direttore generale dei dispositivi medici del servizio farmaceutico e della sicurezza delle cure al Ministero della Salute, al 34esimo congresso nazionale della Societa' italiana di medicina estetica in corso a Roma. Il Ministero ha appena siglato un accordo con il Collegio delle Societa' italiane di medicina estetica, che riunisce 3 societa' scientifiche e 8.000 specialisti, patrocinando la pubblicazione di un opuscolo mirato a sensibilizzare la classe medica a notificare gli effetti collaterali e gli eventi avversi dovuti all'uso dei dispositivi medici, come filler, peeling e laser ad uso estetico. ''Il depliant e' rivolto ai medici affinche' contribuiscano a rendere piu' efficienti i controlli ministeriali e a premettere le eventuali azioni di contrasto nei confronti dei prodotti pericolosi'' ha dichiarato Emanuele Bartoletti, chirurgo plastico e presidente del congresso romano. ''Ai congressi si parla molto dei fenomeni avversi dovuti ai fillers, in particolare quelli permanenti, non riassorbibili, che sono classificati come medical device e sono sottoposti a minori controlli rispetto a quanto invece non si faccia con i farmaci. Abbiamo lo strumento della segnalazione, ma i medici devono ancora imparare a conoscere la normativa che invece li obbliga a denunciare i problemi che riscontrano''. ''Cio' che e' successo con le protesi in Francia ha colpito le istituzioni, gli specialisti e i pazienti perche' solo quando e' scoppiato lo scandalo i medici francesi hanno iniziato a denunciare loro stessi di avere avuto tanti problemi'' ha sottolineato la dottoressa Marletta.
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Fonte: Societa' italiana di medicina estetica, ministero della Salute
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