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La Regione Lazio sperimenta per prima i medici nei pronto soccorso: nasce ambulatori Med. Pd: i camici bianchi vanno portati sul territorio. Che cosa ne pensate?

Sanità pubblica Redazione DottNet | 21/04/2012 19:27

Basta con le attese infinite nelle sale d'aspetto dei pronto soccorso per i pazienti meno gravi, e addio ai Dipartimenti di emergenza Dea oberati, che potranno cosi' concentrare personale e mezzi sulle vere urgenze: e' l'obiettivo che la Regione Lazio si e' prefissata lanciando oggi il progetto 'Ambulatori Med - Percorso veloce codici bianchi e verdi'. In ospedale, in sintesi, dovra' andare solo chi ne ha davvero bisogno. Nato nell'ambito di un patto tra l'amministrazione di Renata Polverini e le principali associazioni di medici di medicina generale, il progetto vedra' aprire in 13 ospedali di Roma e di tutte le altre province (tranne Rieti) gli Ambulatori Med, gestiti dai medici di base.

Sara' qui che dovranno rivolgersi i malati meno gravi, appunto i cosiddetti codici 'verdi' e 'bianchi'. Ma gli ambulatori (aperti 7 giorni su 7, dalle 8 alle 20) rappresentano solo l'ultimo metro del progetto regionale. Il primo 'filtro' e' rappresentato infatti dalla Centrale operativa, che dal prossimo 26 aprile rispondera' allo 06-58702464 tutti i giorni dalle 8 alle 20. All'altro capo della cornetta ci saranno medici di famiglia pronti a indirizzare il paziente o al loro medico di base, o alla piu' vicina Unita' di cure primarie (Ucp), realta' gia' attive da tempo ma poco note al grande pubblico, gestite sempre dai medici di medicina generale.

Il progetto, della durata sperimentale di un anno ma di natura strutturale, rappresenta secondo Polverini ''una vera svolta per la sanita' non solo della nostra Regione ma di tutto il Paese''. Soddisfatti i medici di base: ''Sara' garantita un'offerta appropriata a chi oggi, spesso per necessita', si rivolge proprio ai pronto soccorso per patologie che non necessitano di ricovero, soprattutto nei week-end e festivi'' ha commentato la Fimmg.
Gli ambulatori Med saranno aperti a Roma negli ospedali Umberto I, Tor Vergata, Pertini, S. Giovanni Addolorata, San Camillo Forlanini, Grassi (Ostia), S.Andrea. In provincia apriranno invece al San Paolo di Civitavecchia e ad Anzio. Coinvolti inoltre il S.M.Goretti di Latina, lo Spaziani di Frosinone, il Santa Scolastica di Cassino e il Belcolle di Viterbo. Neo della giornata, la ''strumentale assenza'' (parole di Polverini) della provincia di Rieti. La governatrice ha gia' annunciato provvedimenti nei confronti del direttore generale della Asl, suscitando le proteste del Pd regionale. Che e' anche molto critico sul merito dell'iniziativa: ''Si fa esattamente il contrario di quanto e' necessario - il giudizio del capogruppo democratico Esterino Montino - Si portano i medici negli ospedali, invece di portare i medici sul territorio. L'indicazione di marcia del ministero e di tutti i piani sanitari e di rientro viene applicata al contrario. Non e' una svolta ma il persistere in un errore politico''.

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