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La vitamina D negli adulti non previene le fratture e le cadute

Ortopedia Redazione DottNet | 05/10/2018 10:26

Sono da cambiare le linee guida che la prescrivono

La vitamina D negli adulti non previene le fratture e le cadute e non migliora la densità ossea, quindi le linee guida correnti che ne raccomandano l'uso specie per la popolazione anziana più a rischio di osteoporosi andrebbero cambiate. Èil verdetto di un maxi-studio pubblicato sulla rivista The Lancet Diabetes & Endocrinology.

"Le line guida in vigore andrebbero cambiate per riflettere questi risultati - sottolinea l'autore dello studio Mark Bolland della University of Auckland, in Nuova Zelanda.

Data la robustezza delle evidenze oggi a disposizione, crediamo inoltre che non sia più giustificabile condurre ulteriori trial clinici sulla vitamina D alla ricerca di effetti positivi sull'apparato muscolo-scheletrico". Gli esperti hanno riesaminato una vastissima mole di dati relativi a ben 81 sperimentazioni cliniche pubblicate sull'integrazione di vitamina D sia a dosi basse sia alte.

A nessuna dose la vitamina D è risultata protettiva contro fratture (di tutti i tipi, fratture d'anca o vertebrali etc), cadute e per remineralizzare le ossa. Le linee guide cliniche, ribadiscono gli autori in conclusione, che continuano a raccomandare l'uso di integratori di vitamina D per la salute delle ossa dovrebbero essere aggiornate e riflettere le migliori evidenze scientifiche oggi disponibili.

fonte: The Lancet Diabetes & Endocrinology

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