Tutte le novità dell'accordo Sisac-Medicina convenzionata
La Sisac ha convocato i sindacati della medicina generale il prossimo 29 marzo per la firma dell'accordo. Molti i punti posti sul tavolo delle trattative, a cominciare dagli arretrati per i medici di assistenza primaria, medici di continuità assistenziale e medici di emergenza sanitaria territoriale (clicca qui per scaricare il documento sugli importi in base all'attività e ai pazienti).
Altri argomenti di discussione, come aveva anticipato il segretario Fimmg Silvestro Scotti, saranno la diagnostica di primo livello per evitare accessi impropri al Pronto soccorso, gli indicatori di performance e di risultato su obiettivi di salute e la valorizzazione del ruolo del medico di famiglia nella gestione del paziente cronico.
LISTE DI ATTESA i medici di assistenza primaria avranno un ruolo di primo piano nei percorsi regionali di prescrizione, prenotazione, erogazione e monitoraggio delle prestazioni e per le forme organizzative dei medici di medicina generale previsto il coinvolgimento nei processi di budgeting aziendali.
ACCESSO GIOVANI MEDICI: potranno presentare domanda di inserimento in graduatoria anche i medici che nell’anno acquisiranno il titolo di formazione. Il titolo deve essere posseduto ed autocertificato entro il 15 settembre ai fini dell’inserimento nella graduatoria provvisoria
INCARICHI DI ASSISTENZA PRIMARIA: Entro la fine di marzo di ogni anno ciascuna Regione pubblicherà l’elenco degli ambiti territoriali vacanti di medico di assistenza primaria e di quelli che si renderanno disponibili nel corso dell'anno.
MAGGIORE SICUREZZA NELLE SEDI DI CONTINUITA' ASSISTENZIALE: per garantire i medici impegnati nel servizio, l'attività verrà svolta presso sedi idonee e con la regolamentazione degli accessi con orari prestabiliti.
Onotri: "Riteniamo nettamente insufficienti gli stanziamenti per la medicina generale e le misure introdotte per fronteggiare la carenza dei medici"
Il Presidente Snami Testa: “Senza una visione strutturale, non si cambia rotta”
"L’introduzione del ruolo unico per i medici in formazione, senza un impianto normativo chiaro e condiviso, avrebbe generato confusione, disuguaglianze e criticità organizzative"
"I limiti di tempo massimi, entro i quali deve essere garantita una prestazione ambulatoriale, prescritta con ricetta rossa e dematerializzata, variano a seconda del grado di priorità"
"Chiediamo il sostegno del Presidente Mattarella, per richiamare la cittadinanza. Sarebbe paradossale che le organizzazioni sindacali dovessero trovarsi a ragionare su un possibile sciopero contro i cittadini nella veste di pazienti"
"Per molti presidenti di Regione i medici di medicina generale dovrebbero diventare dipendenti del Servizio sanitario nazionale". "Mancano 4500 medici e 10mila infermieri"
Rea (Simg Lazio): “Tra le principali esigenze, è fondamentale l’inserimento di personale infermieristico e amministrativo. Come le farmacie dei servizi ricevono investimenti anche la Medicina Generale può moltiplicare le sue funzioni”
Questo codice, attualmente in vigore, limita fortemente la possibilità di dar seguito a uno sciopero vero ed efficace, ostacolando di fatto qualsiasi iniziativa
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